Imparare a pregare per imparare a vivere
Circa 20 persone, con una frequenza media di circa 17/18 ogni settimana, hanno frequentato il Laboratorio di Preghiera e Vita: un cammino personale e di gruppo alla riscoperta di Dio attraverso la preghiera.
Saper pregare: chi pregare, come farlo, perché farlo, meditando ed approfondendo brani dell'Antico Testamento, i Salmi, i Vangeli, gli Atti degli Apostoli, le Lettere, l'Apocalisse e, in maniera specifica, ascoltando gli “insegnamenti” di Padre Ignacio Larrañaga, frate cappuccino scomparso da pochi anni, “l'inventore” di questi laboratori che vengono portati avanti da guide laiche, debitamente preparate, e supportati da un “manuale di preghiera” e da un libretto dei canti.
“Imparare a pregare per imparare a vivere”: una scuola di preghiera che ha insegnato ad entrare nel rapporto personale con il Signore, attraverso varie modalità di volta in volta applicate durante le sessioni settimanali e, soprattutto, nella pratica quotidiana; il laboratorio produce un cambiamento ad ogni partecipante nel rapporto con Dio, con se stesso e con gli altri.
Una scuola di vita perché consente di superare, lentamente ma con profonda consapevolezza, il mondo intimo delle angosce, delle paure, di ciò che rattrista, e quindi si riacquista gioia di vivere; valorizza la persona che si muove poi nel proprio ambito di vita quotidiana, in famiglia, nel contesto lavorativo, nel rapporto con gli altri.
Una metodologia pregnante ed avvolgente attraverso varie forme di preghiera: la lettura pregata, la preghiera scritta, uditiva, visiva, comunitaria, di accoglienza, di abbandono, contemplativa, che porta, in definitiva, ad una visione nuova e ad un agire nuovo, per dare risposta alla domanda: «Che cosa farebbe Gesù al mio posto?», e quindi agire di conseguenza.
La “pratica settimanale”, i così detti “compiti per casa” hanno rappresentato la parte forse più importante del laboratorio. Pratica concreta, da vivere dedicando tutti i giorni una “sacra mezz'ora”; ritagliarsi uno tempo e uno spazio personale per meditare sulla Parola, pregare nelle varie modalità suggerite di volta in volta, e mettere in pratica con il proprio comportamento di vita quotidiana, soprattutto nella relazione con gli altri, gli insegnamenti proposti.
Ogni partecipante ha lavorato individualmente costruendo il proprio “quaderno spirituale” reso strumento e supporto vivo sia durante le sessioni di laboratorio che a casa; è diventato il compagno di viaggio, il testimone delle attività personali, il depositario delle riflessioni di ciascuno.
E grazie a questo lavoro di crescita personale, il laboratorio è diventato anche un insostituibile momento per aprire se stessi agli altri, far vivere e rendere partecipi delle proprie riflessioni, su ciò che aveva particolarmente colpito ognuno dei partecipanti; il mettere a fattor comune ha significato diventare un gruppo aperto, nel quale ci si è conosciuti maggiormente, una esperienza di arricchimento reciproco nel segno della fratellanza.
A detta di tutti i partecipanti, è stata un'esperienza veramente fondamentale per la crescita spirituale, di fede, per la valorizzazione della persona, per il consolidamento della famiglia, nel segno dell'unità della chiesa; quindi di grande utilità personale ma anche con la prospettiva di rafforzare chi si definisce Cristiano a portare il proprio contributo al miglioramento della società.
Partecipante
Parrocchia: “Santa Maria Assunta” - Cartura (Pd)
Deserto: 12 Maggio 2019