domenica 12 ottobre 2014




Amare come tu ci ami


domenica 12 ottobre 2014

Signore  Gesù, tu mi chiami e io non posso  e non voglio allontanarmi da te perché, ogni volta che mi allontano dalla tua Parola, mi sento inutile e nulla e nessuno mi fa gioire.
Ora ti chiedo umilmente di aiutarmi a svuotare me stessa per poterti servire ogni giorno di più.
Gesù, vorrei vivere profondamente guardando  il tuo pozzo infinito fatto di silenzio, vuoto,  umiltà e annientamento.
Aiutami quando ci saranno i giorni in cui mi  assalirà il pensiero di abbandonare tutto,  continuando a farmi sentire la tua voce che dice: “vai avanti, domani andrà meglio”.
Fa' che io possa sempre mettere in pratica l’amore reciproco, l’armonia fraterna e l’unità familiare. Aiutami a comprendere, rispettare, accettare e perdonare. Che sia sempre viva in me l’opera di misericordia perché ogni persona che incontro è un mistero e l’altro, come mistero, è un mondo sacro e,  poichè è sacro, merita rispetto.
Fa' che io sia sempre aperta e accogliente, amabile e magnanima verso tutti quelli che incontro. Sarà stupendo per me avvicinarmi ad un fratello angosciato e potergli dire: “non avere paura, tutto passerà, domani andrà meglio, conta su di me”. Basta pensare a te, Gesù,  e Dio mi darà la grazia di ricominciare sempre. Questo è il tuo "Sogno d’Oro": vivere, amandoci gli uni gli altri.    
L’Amore accende la luce nel mondo, da sapore alla nostra  esistenza, ha in sè il principio della risoluzione di tutti i problemi.  Grazie Signore Gesù. Amen.

Lucia Pellegrino (guida in formazione)
presso Monastero Benedettino Dusmet (Nicolosi - Ct)
Scuola Preparazione Guide Tov - 12 ottobre 2014





Piccolo seme


domenica 12 ottobre 2014

Vengo a Te, o Signore, mendicante d'amore.
Tu che sei verità e vita, sei diventato per me dono di vita.
Da serva, mi hai innalzata alla tua regalità,
mi hai liberata dal peccato.
Sono un piccolo seme nella tua vigna.
Con segreta umiltà, muore sotto il gelo dell'inverno:
muoiono insieme le tristezze, gli egoismi, i rancori, le vanità.
Aspetterò con pazienza il sole;
sarà vita per un nuovo germoglio.
Nel  silenzio dell'attesa, arriveranno nuove primavere,
allora, spunterà un nuovo virgulto, che crescerà
alle ebbrezze di un cielo stellato.

Vera Raciti (guida in formazione)
presso Monastero Benedettino Dusmet (Nicolosi - Ct)
Scuola Preparazione Guide Tov - 12 ottobre 2014





La speranza di Te


domenica 12 ottobre 2014

Se non ci fosse  la speranza  di Te, o Signore, che  ne sarebbe  di  me.... , chi  mi ci  ha  messo  in questo mondo? Ho fatto  l'esperienza della  mia  fragilità, per arrivare fino  ad assaporare Te, o mio Signore... Ho commesso molti errori ma mi hai atteso con pazienza. Tu sapevi che in me doveva avvenire una certa  purificazione e di questo ti ringrazio,  ma il mio peregrinare non è concluso: chissà quante volte ancora dovrò invocare la tua misericordia!...
Ti prego o Signore, voglio essere tuo, dammi la possibi lità di vivere nella Tua Grazia. Aiutami a portare  la croce che mi mandi attraverso gli uomini, per provare la mia fedeltà.
Aiutami anche a sopportare la croce che produco in me con le mie riflessioni, fa che io mi renda consapevole delle croci che infliggo agli altri, così da invocare la Tua misericordia e  chiedere perdono,  prima a Te, o Signore, e poi a tutti quelli ai quali ho fatto del male...
Grazie Signore Gesù.

Giuseppe Chiantello (guida in formazione)
presso Monastero Benedettino Dusmet (Nicolosi - Ct)
Scuola Preparazione Guide Tov - 12 ottobre 2014

sabato 4 ottobre 2014




La scoperta di una vocazione


sabato 4 ottobre 2014

Ho scoperto nei "Laboratori di Preghiera e Vita" la mia vocazione all'apostolato laico, vivendo con altri fratelli un cammino di fede, sostenuto dalla Parola e dalla preghiera.
Guidata da padre Ignazio Larrañaga, con la lettura della Bibbia, seguita dalla meditazione delle sue opere, mi sono sentita gradualmente ed in modo progressivo, coinvolta in un rapporto personale con Dio.
Ero come l'argilla fragile e debole, ero come un vaso che doveva essere riempito. Non mi sentivo più naufraga in un mare oscuro di insicurezza, paura e sconforto, vivevo invece momenti di piena gioia, pace e libertà.
Nei "tempi forti", pur con la mia limitatezza, ho sperimentato che, al di fuori del tempo e dello spazio, c'è un Essere che ha creato il mondo con amore: Dio è Amore e poiché non può negare se stesso, è anche infinita misericordia.
Il laboratorio ha vivificato la mia fede, l'ha resa sicura, mi ha "allenato" con la preghiera e la Parola. Gesù era "mio fratello", mi sosteneva con la Sua tenerezza e mi insegnava, nell'obbedienza al Padre, ad abbandonarmi tra le Sue braccia.
È l'Amore che porta all'abbandono, è a Lui che dobbiamo rivolgere la nostra volontà: Dio è un Padre buono che ama il Figlio e in Lui, per mezzo Suo, ha voluto salvare anche noi, suoi figli adottivi.

Vera Raciti (formanda)
Scuola Formazione Guide Tov
4 Ottobre 2014